Spacca
“ Spacca “
Inno all’ Uomo
Spacca gli argini
Le grate
Le prigioni
Gli steccati
I rotoli di ferro spinato
Tutto ciò che è
dogma
Perché il dogma è una tortura, una vergogna
Esso è ombra, è una trappola, una tana, è tetro
è l’ origine del male
del comando, della sottomissione.
è un diktat, Ci Rende automi
Incantati nel vuoto
Idioti decorticati
Soldati in fila
Spacca l’ ignoranza
La miseria, la meschinità
il predominio
Il pre-giudizio, gli stereotipi
Dettati solo da un altro tuo pari,
Tutti si fanno santoni, anziani
Profeti e patriarchi
Rappresentanti di atee religioni
Bada all’ essenza
ai tuoi fondamentali
Ai tuoi valori, non a quelli di chiunque
Spacca Tutto ciò che ti opprime il petto.
ti toglie l’ aria
Ti mette un cappio al collo
Che ti mette all’ angolo,
che ti fa indossare il velo
Che ti ricatti
Che ti punti il dito e ti accusi
Che popolarmente ti processi
Che si accasci sulle tue spalle
Perché la libertà è sacra
Un libero filo d’ erba
Spacca il cemento,
Spacca il gregge e
Il tuo essere pecora
Spacca Il bisogno
Di lasciarti guidare
di appartenere ad un leader,
Al tuo capo
Al suo potere e di obbedire,
Di maltrattarti, di usare il tuo tempo
di manipolarti
Di volerti spiegare la vita
Con la sua disumana arroganza
Di essere verità assoluta,
Balsamo per le tue
incertezze, creme per le tue insicurezze
Per i tuoi dolori e le tue ferite
Smettila di compiacerli
Spacca il tuo timore reverenziale
I tuoi sensi di colpa e le tue paure
Che ti fanno appartenere,
Ascoltati, risolviti
Promuoviti
Amati,
apprezzati
Svincolati
dalle mani dei guru
Ribellati
fa paura alla paura.
La libertà è una poesia, è sacra
E non la compri
non ha costi
Non ha legami.
di nessun genere
nemmeno dall’ amore.
e te la prendi tutta
senza alcun permesso
Stacca, se spacchi
L’ amore non ha catene
ne possessi
Non ha confini, ne obblighi
Ne moralismi
Questa Non è una proclamazione
dell’ individualismo,
Ma è un inno all’ Uomo
Alla sua intelligenza
Alla sua scienza
alla sua coscienza
Alla sua umanità
Al suo essere laico
Alla sua santità, al suo rispetto
i dogmi lo rendono stupido e severo
Controllato, non pensante, mandria, dittatore, autarchico, politico o religioso, non credente lo rendono bestia, essi sono la causa
primaria delle guerre,
Sei l’unica casa che c’è
L’ assoluta certezza, che esisti
Senza di te non c’è nulla
E non c’è piu alcuna sicurezza,
Se decidi di esistere
Vai in azione, in attaco
difendi la tua natura
Ti rendi sicuro
se Esci dall’ inerzia, dall’ ipocrisia
Dalla passività
Di essere un obbediente,
ritorni a casa
Se ritorni da Te,
Fa fuori i tuoi registi
Decidi tu il tuo film
Spacca tutto ciò che ti tiene al collare
ciò che ti recinta
Tutto ciò che non è nella tua logica
Nel tuo intelletto
Nella tua sentire
Nella tua pancia
Tu sei l’ immenso,
sei più dell infinito
Più del cielo, più e dell’ orizzonte,
Tu sei più del sole,
Perché tutto ciò.
senza di te.
non potresti mai apprezzarli
tutto ciò è casa tua
Sei casa, nella casa
Ed una casa non ha senso
Senza colui che la abiti
Sarebbe vuota, spoglia, monca e morta
Perché tu sei il loro governatore
Il centro di tutto il cosmo
Perché esso sarebbe un deserto
Disabitato, se tu non ci fossi
Perché tu sei l’ Uomo,
il centro di ogni spazio
Se c’è il tuo rispetto
C’è il rispetto per Dio
Di tutta la natura che ci circonda,
con il tuo rispetto
La vita sarebbe vita, un gioco, una vacanza
Il rispetto per il dogma,
È il rispetto per la sofferenza,
per la guerra, per la morte
E per la fine del mondo
giorgio burdi
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