
Se riconosci le paure e le sue cause, decadono come le foglie
LA PAURA È SOLO UNA MEMORIA
La paura è un oggetto, una cosa con cui abbiamo avuto a che fare e che ricordiamo. La paura è la memoria di quell’oggetto. E il nostro presente viene continuamente condizionato da questo ricordo.
Se sono caduto dalla bicicletta facendomi male avrò paura di salirci perché il ricordo dell’andare in bici è un ricordo immagazzinato come negativo e la bicicletta a sua volta come un oggetto pericoloso che terrò a distanza. Ma quante cose vorremmo poter avvicinare nuovamente? Quanto cose vorremmo poter rivivere senza tutto quel timore?
Nella vita abbiamo sperimentato esperienze buone ed esperienze cattive. Ma tendiamo a ricordare soprattutto le seconde.
Ci sono poi delle paure (più correttamente dette angosce) che non hanno un oggetto diretto di riferimento; posso aver paura di volare senza che l’aereo preso in precedenza sia caduto, posso aver paura di guidare senza aver subito o causato incidenti, posso aver paura di mangiare alcune cose senza che queste mi abbiano fatto del male, posso aver paura di prendere l’ascensore e di fare una visita medica. La nostra mente spesso fornisce degli oggetti (o situazioni) sostitutivi da temere e allontanare.
Sostituisce esperienze emozionali con oggetti emozionali perché concreti, tangibili dove poter far confluire l’ansia, e ci troviamo ad avere paura di certe cose senza saperne la causa.
Se la paura è dunque la memoria di un’esperienza o tanto più spesso solo la sua idea, potremmo provare a sostituire i brutti ricordi con esperienze nuove e positive da inserire nel nostro bagaglio mnemonico.
Cominciando a inserire nuovi dati nella memoria possiamo alterarne il ricordo. I nuovi dati vengono forniti dalle esperienze e bisognerebbe cominciare proprio da quelle esperienze che più temiamo. se ho paura di volare e proverò a farlo quando sarò giunto a destinazione avrò sostituito un’idea o un ricordo negativo con un’esperienza positiva.
La mia memoria ne uscirà stimolata ad esercitarsi in questo senso.
Possiamo farlo diventare un “gioco”, il “gioco dei pezzi di ricambio”, sostituzione dei pezzi vecchi con pezzi nuovi. Se in passato quella precisa esperienza mi ha fornito un risultato negativo ripeterla oggi significa poter sostituire quel pezzo che tanto rallenta il mio meccanismo dando a all’esperienza di quell’oggetto un esito finalmente positivo. Associare nuove esperienze ai vecchi ricordi. Sgranare la memoria. La paura è un ricordo, non lo dimentico se non attraverso qualcosa di nuovo e di buono che posso cominciare a fare subito.
Sara
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