
La amo ma non riesco più a toccarla
L amore è la punizione del Desiderio
Lo amo ma non riesco più a toccarlo.
Tante volte ascolto in psicoterapia un tale sconcerto che destabilizza la coppia e che viene verbalizzato attraverso la stessa richiesta: dottore, mi aiuti, mi sono rivolto a lei, psicologo di coppia, perché io la amo, ma non riesco a toccarla o a farmi toccare e questo mi rende talmente angosciato, che prima o poi temo che ci lasceremo.
L’ idealizzazione dell’ altro, l’ inquadramento inconsapevole in un ruolo diverso da quello di partner, rende platonica e mentalizzata la relazione.
Accettare per lunghi periodi, amando o tollerando a lungo i platonismi, punisce il desiderio.
Il farsi carico continuo delle sofferenze o delle responsabilità altrui, indebolisce il sex appeal. Il ruolo di partner si tramuta in ruolo genitoriale o assistenziale minando quell’ attrazione magica che rendeva il rapporto idilliaco. L’ eros non ha bisogno di assistenzialismo, questi rappresenta il suo decadimento.
Tutto ciò non significa che la coppia non possa condividere sofferenze e responsabilità, ma se tutto questo diviene la norma, il desiderio ne viene ferito anche in modo stabile e duraturo, con la conseguente disattivazione del dell’ attrazione sessuale.
Per andar bene, nella coppia, ognuno dovrebbe vivere e maturare sulle proprie spalle, non su quelle altrui, si richiede maturità individuale prima che di coppia.
Per andar bene, facciamo molta attenzione nel curare le proprie defaiance, quei problemi onnipresenti passati o quotidiani ripetitivi o quelle assunzioni di ruoli che non fanno assolutamente bene al rapporto e che il ruolo sia solo quello di partner, perché l’ amore non uccida il desiderio di stare insiema.
giorgio burdi
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