Non pensarci, vivi
SE PENSI TROPPO, TI AMMALI
NON PENSARCI, VIVI
Alle radici della malattia e delle indecisioni. Frenare il pensiero calma e realizza.
“Come sei saggio”, “Come sei coscienzioso”, “Io questi ragionamenti non li facevo alla tua età”… “hai ragione”…”giusto”…
Quante volte me lo sono sentito dire, sin dall’adolescenza. In prima battuta possono sembrare frasi gratificanti, apprezzamenti al tuo modo di essere, alla tua persona. Lo sono, certamente, riferendosi a qualità che ti vengono riconosciute.
Però…L’emisfero cerebrale destro, quello deputato alla percezione emotiva degli stimoli che quotidianamente la realtà circostante ci propone, chiede di fare finalmente la sua parte, di scendere in campo. Si sente una vocina di sottofondo, ci sono anche io…
Per motivi caratteriali, per le influenze dell’ambiente familiare nel quale sono cresciuto la mia forma mentis è sempre stata estremamente razionale, il mio approccio alla vita sempre di tipo rigorosamente logico, ragionato.
Il troppo pensare, se non diretto verso uno specifico campo di applicazione, può essere dannoso, estremamente dannoso. La continua ricerca di un senso, in relazione a quello che fai, a quello che ti capita, rischia di farti restare pericolosamente a bocca asciutta.
L’animale razionale, definizione aristotelica, non vive troppo bene, almeno per quella che è la mia personale esperienza. Ha una vita probabilmente comoda, lineare, esente da strappi, da picchi, in negativo e in positivo.
Perde però tanto, tanto. Perde i colori più accesi, i sapori più forti, le emozioni più intense, perde il bello della vita. Il costante, incessante rollio del motore/testa copre tutto, come una coltre che si posa sul mondo nel quale viviamo.
Se è vero che il buon senso è una regola valida che dovrebbe sempre, o quasi, far parte della nostra condotta, saper dare spazio alla nostra emotività, alle nostre percezioni sensoriali, sapersi buttare nelle cose, nelle situazioni, lasciandosi andare, vivere su più livelli, saper essere anche leggeri, senza dover filtrare tutto con la ragione, credo sia una delle condizioni imprescindibili per poter dire di aver vissuto veramente. Sopravvivere è una cosa, Vivere un’altra.
Stefano
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