La sindrome del “The Medical Shopping”
SINDROME DI MUNCHAUSEN
The Medical Shopping
Faccio il medico con internet, con un click sono già laureato, veloce, pratico, schiaccio, so e il mio titolo è già sulla parete.
La mia clinica si chiama google, è il mio personal primary , riservato, confidente, pertinente, perspicace e competente, comprende, risponde, è vero, schietto, veloce, preciso e compendioso.
Google è il medico addosso, come l’ angelo custode o il medico della morte. Sono un fanatico del dubbio, non mi basta mai, saprei con lui come istruire i medici. È il mio personal diagnostic, più fedele ed affidabile della mammà, con la tastiera, mi tasto subito il polso, mi tolgo il pensiero, o me lo metto.
Google le trova davvero tutte, è amorevole, vicino, a letto, in auto o sulla tazza, mi stimola la frenesia ma anche di più, l’ ansia del dubbio. Google proclama l’ epopea della civiltà del dubbio, afferma tutto e il contrario di tutto.
C’è padre Google, egli è l’ esempio della vera comunicazione e relazione perfetta. L’ indice comanda, google obbedisce. Ops, google comanda e l’uomo obbedisce. È il nuovo genitore affidatario, il delegato per eccellenza dei tutori.
È il miglior partner immediato, nessuno mai così vicino. È la relazione col maggior tempo dedicato, ad ogni sintomo una malattia, una terapia, sempre un riscontro.
Poi c’è mamma Siri, la dottoressa OS, discreta ma decisamente competitiva è l’ operatrice Voice, lei ti sussurra sensualmente che hai un linfoma di king kong, che per L’ epatite B c’è bisogno di kaspersky o per la disfunzione erettile devi comprare un hard disk mentre devi acquistare una RAM, per i disturbi della memoria.
Google e Siri, sono i migliori fomentatori ipocondriaci. Occhi gonfi e lucidi, riflessi del monitor, ricoveri virtuali domiciliari, trans ipnotiche cibernetiche ipocondriache, incantesimi sul l’angoscia del disco ipnotico dei sintomi, non più case abitative, ma case circondariali, una civiltà imprigionata nella Rete a diagnosticare.
L’ Ipocondria è una malattia, che auto induce a malattie temute, una fissazione che induce sintomi, un impegno mentale su ciò che viene ostinatamente evitato, diviene ossessivamente cercato, un temuto, attuato. Siamo in grado di autoprodurci dolori attraverso la fissazione.
La causa: inconsce richieste affettive ed attenzioni all’ accudimento.
A tale scopo si fingono traumi o malattie, senza alcuna forma di consapevolezza, allo scopo di attrarre a se attenzioni, comprensione, compatimenti affetti e pietà, detta sindrome di Münchhausen .
Accade come esattamente per l’ipocondria, è detta anche sindrome da dipendenza da ospedale divenuto casa. Un tour ospedaliero, in un effimerato medical shopping, che garantisce un picnic, il viaggio e la miglior vacanza per ottenere serenità sospirata, tenerezze, considerazione ed affetto, dilapidando denari e patrimonio, nella finzione di una vita efficiente, ma in realtà carica decisamente di frustrazioni tutte da risolvere.
giorgio burdi
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