Metodo di approccio di psicoterapia dello Studio BURDI
per
SUPERARE LA BULIMIA
Cos’è la bulimia
Il termine bulimia deriva dal greco boùs (bue) e limòs (fame), letteralmente “fame da bue”.
La bulimia è un Disturbo della nutrizione e dell’alimentazione caratterizzata da grandi abbuffate, note come crisi bulimiche, e successive condotte compensatorie.
Chi soffre di bulimia nervosa mangia in breve tempo grandi, spropositate quantità di cibo che poi elimina attraverso il vomito autoindotto.
Questo disturbo può insorgere a qualsiasi età e colpire sia donne che uomini. Diversi studi hanno dimostrato una maggiore incidenza nelle donne tra i 16 e i 40 anni. A volte può interessare anche i bambini, seppur in casi molto rari.
I soggetti bulimici hanno un disturbo del comportamento alimentare dovuto all’ossessione di ingrassare, di prendere peso e trasformare le forme del proprio corpo.
Le crisi di fame molto spesso non sono di natura fisiologica, ma hanno un’origine psicogena. Si tratta di una fame nervosa nel tentativo di controllare ed arginare emozioni negative e dolorose.
Il bulimico ha un bisogno incontenibile di ingerire cibo.Spesso per evitare l’aumento di peso dopo aver ingurgitato quantità di cibo significativamente eccessive, oltre al vomito autoindotto, adotta comportamenti inappropriati quali l’uso di lassativi e diuretici, digiuno, intensa attività fisica.
Questi comportamenti disfunzionali sono dettati dal senso di colpa e da un senso di fallimento che i bulimici avvertono dopo crisi di abbuffate compulsive.
Importanti sono le ripercussioni a livello fisico: problemi intestinali; problemi cardiaci, aritmie e insufficienza cardiaca; squilibri elettrolitici; disidratazione; irregolarità nel ciclo mestruale; amenorrea; alito cattivo, erosione dentale, infiammazioni alla gola quali conseguenze del vomito autoindotto.
Cause
Così come per gli altri disturbi del comportamento, anche all’origine della bulimia nervosa ci sono fattori biologici, psicologici e ambientali.
Coloro i quali hanno familiari che soffrono di bulimia o sono stati affetti da questo disturbo, hanno una predisposizione genetica a sviluppare la stessa patologia. Anche l’obesità infantile è spesso causa di un successivo sviluppo di comportamenti alimentari disordinati.
Indubbiamente alla base del disturbo bulimico c’è una percezione distorta della propria immagine corporea e del proprio peso.
Particolari tratti della personalità e del comportamento incentivano l’insorgenza della bulimia. Si è riscontrato come gran parte dei soggetti bulimici abbia grandi difficoltà a gestire lo stress, bassa autostima, difficoltà a riconoscere e gestire le proprie emozioni, perfezionismo, e soffra di ansia e depressione.
Inoltre, disturbi di personalità, dell’umore, disturbo ossessivo-compulsivo, abuso di sostanze, disturbo post-traumatico da stress in seguito alla morte di una persona cara, alla fine di una relazione sentimentale, alla perdita del lavoro, abusi sessuali subiti, problemi familiari e problemi interpersonali, predispongono l’insorgenza e lo sviluppo della bulimia.
Sintomi
La bulimia è un disturbo difficile da individuare e riconoscere perché molto spesso chi ne soffre ha un peso corporeo nella norma.
I sintomi della bulimia possono essere di natura psicologica, fisica e comportamentale.
- Grandi e ricorrenti abbuffate di cibo
- Perdita di controllo durante le abbuffate
- Mangiare con voracità
- Atteggiamento ossessivo verso il cibo
- Provare senso di colpa e disagio dopo aver mangiato troppo
- Vomito autoindotto
- Uso di diuretici e lassativi
- Digiuno
- Diete restrittive
- Attività fisica esagerata
- Visione non realistica del proprio corpo e del proprio peso
- Ansia
- Depressione
- Ossessività
- Irritabilità
- Sensazione di inadeguatezza
- Scarse relazioni personali
- Tendenza a isolarsi
Cura
Guarire dalla bulimia è possibile attraverso un intervento multidisciplinare: nutrizionista, psichiatra, psicoterapeuta.
Dopo un’attenta valutazione medica dello stato generale di salute del paziente attraverso specifici esami di laboratorio, si valuta la gravità della situazione e si definisce il percorso terapeutico da seguire.
Obiettivo primario è ristabilire un sano atteggiamento verso il cibo. In tal senso è importante da un lato il ruolo del nutrizionista che definisce equilibrati e adeguati piani alimentari molto spesso coinvolgendo l’intera famiglia, dall’altro il ruolo dello psicoterapeuta che lavora sull’aspetto emotivo e psicologico del paziente, aumenta la sua motivazione al cambiamento e diminuisce l’eccessiva preoccupazione per il peso corporeo e l’aspetto fisico.
Fondamentale è la consapevolezza.Il paziente che deve riconoscere di essere malato e che necessita di cure.
La Psicoterapia aiuta il paziente a controllare i comportamenti disadattivi e disfunzionali, ad individuare i disagi psicologici sottostanti il disturbo, a riconoscere e meglio gestire le proprie emozioni. Aiuta altresì a gestire le relazioni interpersonali in quanto la bulimia nasce come rapporto problematico sia con il cibo sia con le persone, e amigliorare la comunicazione.
Guarire dalla bulimia è possibile se si cambiano le proprie abitudini alimentari, si assume un atteggiamento sano verso il cibo, si segue un percorso di psicoterapia.
Sintesi a cura di:
Dott.ssa Elisabetta Lazazzera
Tirocinante di Psicologia presso Studio BURDI
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